Economia e welfare
Nelle nostre città, e Biella non fa eccezione, sistema economico e welfare sono intimamente connessi, non solo per la banale considerazione che un’economia fiorente produce maggiore ricchezza, con ovvie ricadute anche sulla qualità e sull’offerta dei servizi. È indispensabile quindi che il Comune contribuisca a creare un terreno favorevole a nuove iniziative economiche e che nel contempo persegua obiettivi costanti di equità sociale.
Il welfare, nel tempo, è sempre esistito. Era la comunità che aiutava chi, momentaneamente, si trovava in difficoltà. I tempi cambiano e con essi le realizzazioni concrete, ma il principio secondo noi deve essere sempre lo stesso: la comunità è il vero sistema di welfare e le persone devono essere al centro di ogni intervento.
Il cuore di tutto il progetto è la rete delle associazioni e delle istituzioni, animata all’inizio e coordinata poi dal Comune, che si farà carico della vicinanza alla persona in difficoltà, facendo in modo che ad occuparsi di lei possano essere, collaborando attivamente, tutti i soggetti del territorio (volontariato, istituzioni, enti profit e non profit), ricercando un modo condiviso con la persona per affrontare la situazione di crisi.
Sarà quindi tutta LA COMUNITA’ a diventare protagonista del welfare, magari con piccoli interventi, ma dando vero valore alla frase “non lasciare indietro nessuno” con un accresciuto impegno di discernimento, di collaborazione e di responsabilizzazione che superi le deleghe in bianco.
Ecco i punti per iniziare il possibile percorso.
Azioni
1. Il Comune deve rivestire un ruolo attivo nel mettere insieme persone creare coesione sociale, fare rete, adottare strategie vincenti da perseguire con determinazione al fine di superare e rilanciare il nostro modello di distretto socio-economico;
2. Free zone Tax. Il nostro territorio va reso “appetibile” per nuovi insediamenti aziendali, attraverso servizi agevolati, sgravi fiscali, promozione, collaborazione con enti dedicati (sindacati, società di collocamento, ecc.). Il programma comunale di revisione della spesa deve portare soprattutto alla riduzione del carico fiscale per coloro che vogliono venire ad insediarsi a Biella.
3. Vanno valorizzate le start up, nuove imprese innovative, puntando sulla collaborazione con l’università di Città Studi.
4. Promuovere un utilizzo economico vantaggioso e rispettoso della città di tutte le aree dismesse come alternativa al loro abbattimento, in particolare nella parte orientale della città, l’asse del Cervo, che partendo dalla stazione di Biella san Paolo, arriva fino al vecchio ospedale. La stessa area naturale torrentizia, ricca di riferimenti ambientali e culturali, va valorizzata.
5. Ottimizzare la gestione delle risorse delle aziende di servizi partecipate dal Comune di Biella quale socio di maggioranza: bisogna valutare come ottimizzare le risorse e come il Comune possa migliorare il proprio apporto di idee a favore delle società stesse.
6. Riteniamo che i negozi di vicinato, in una realtà biellese in cui molti dei quartieri sono più simili a piccoli paesi, siano fondamentali per mantenere sostenibile la vita dei residenti e per combattere lo spopolamento. Negozi che offrano maggiori servizi, per servire meglio i cittadini.
7. I Dehors sono uno strumento di attrattività e di bellezza, cercheremo margini di sostenibilità all’interno del bilancio, chiedendo in cambio armonizzazione e decoro.
8. In merito al welfare, individuare insieme i livelli di assistenza necessari e progettare insieme le risposte.
9. Costituzione di una rete coordinata dal Comune tra associazioni, istituzioni, terzo settore, volontariato, imprese profit e no-profit, ognuno secondo la propria esperienza e attività, affinché si mettano in moto azioni di progettazione condivisa, coordinamento, promozione, ascolto e sostegno alle persone coinvolte.
10. Va perseguita con determinazione la diffusione capillare della banda ultra larga a basso costo in tutte le case biellesi, in particolare in quelle degli anziani e delle persone che risiedono nei quartieri periferici disagiati: in questo modo si potranno fornire servizi assistenziali e sanitari telematici.
11. È necessario attuare attentamente un piano strutturato di “co-housing” quale alternativa al trasferimento in casa di riposo delle persone anziane.